Come dicevo, sono sempre stato attratto dal mondo militare.
Come molti uomini della mia età, raggiunta la maggiore età, lo stato mi chiamò sotto le armi.
Per mia scelta, decisi di prestare servizio, non come militare semplice, ma come Ufficiale.
Il corso per Allievi Ufficiali, per inciso il n. 145, si tenne nell'ottobre 1991, e durò per cinque mesi.
Per chi ha poca dimestichezza, e perfarvi capire meglio il tipo di addestramento che ho svolto allora, cito il film "Ufficiale e gentiluomo".
Bene, quei cinque mesi, di duro lavoro, sempre sul filo del rasoio, rasentando l'esaurimento nervoso, per le marce, le poche ore di sonno, l'addestramento e via dicendo, ad oggi, per me, lo ritengo il più bel periodo della mia vita.
Per celebrare il raggiungimento della "stelletta", ossia il grado di Sottotenente, fu redatto un giornale, una specie di yearbook, l'almanacco che gli americani usano fare a scuola.
Oltre le foto di coloro i quali presero parte al corso, figuravano articoli, poesie e vignette umoristiche, ad illustrare ai profani, cosa fosse significato per noi quel periodo.
Le vignette umoristiche di quel giornale, furono disegnate da me.
Circa due anni fa, a seguito di una ricerca spasmodica, e con l'ausilio di social network, e-mail e chi più ne ha ne metta... di 200 persone circa che nel 1991 iniziarono quel corso, ne sono state rintracciate circa 140. Una bella impresa!!!
A seguito di tutto ciò, in questi due anni si sono riallacciati rapporti, che tutti noi pensavamo fossero "andati perduti, come lacrime nella pioggia" (citazione da "Blade Runner").
Per celebrare questa nuova parentesi, ho deciso di riprendere in mano il personaggio che avevo creato allora, e ridargli vita.
Il personaggio, cosi come l'ho ideato e disegnato, è un soldato tipo. Come potrete vedere, i lineamenti del viso sono anonimi, a simboleggiare che noi'Allievi Ufficiali, venivamo considerati tutti sullo stesso piano, senza eccezioni.
Le vignette descrivono in modo umoristico, o almeno spero, degli episodi che capitarono allora.
giovedì 20 ottobre 2011
Attitudine militare 2
Questi due, sono praticamente gli ultimi disegni, completi, fatti in maniera tradizionale e colorati digitalmente.
Omaggi vecchi e nuovi
I tre disegni che di seguito posto, li ho fatti nel 2000.
E' ovvio che allora non sapessi nemmeno cosa volesse dire "disegno digitale".
La tecnica quindi è quella tradizionale. Matita e penna ad inchiostro, spessore 0,3.
Nel secondo disegno soprattutto, si può notare che lo sfondo, è un intrico di pagliuzze, che ricordo ancora oggi il tempo che mi ha portato via. Oggi, quello stesso sfondo, con lo stesso tema, riuscirei a farlo praticamente con un clic.
Sono dei disegni che ho realizzato per immortalare quelli che sono i miei personaggi preferiti del cinema.
E' ovvio che allora non sapessi nemmeno cosa volesse dire "disegno digitale".
La tecnica quindi è quella tradizionale. Matita e penna ad inchiostro, spessore 0,3.
Nel secondo disegno soprattutto, si può notare che lo sfondo, è un intrico di pagliuzze, che ricordo ancora oggi il tempo che mi ha portato via. Oggi, quello stesso sfondo, con lo stesso tema, riuscirei a farlo praticamente con un clic.
Sono dei disegni che ho realizzato per immortalare quelli che sono i miei personaggi preferiti del cinema.
mercoledì 19 ottobre 2011
Da un idea... allo sviluppo
Il processo che porta ad un disegno finito, almeno in questo caso, per finito intendo la fase di inchiostrazione, passa attraverso tre fasi distinte e collegate.
L'idea, è logicamente la prima fase. E' sostanzialmente la scintilla che porta ad una reazione a catena.
Questa scintilla può accendersi nei posti e nei momenti più disparati. E' un'immagine che prende forma nel cervello e chiede di essere tradotta in linee nere su uno sfondo bianco.
Generalmente quando compare, la immaginiamo già finita, inchiostrata, colorata ed immersa in un contesto più grande, come una vignetta, una tavola, o addirittura una storia completa.
Il processo che porta l'idea, da essere astratta, ad essere materiale, generalmente lo divido in tre fasi distinte.
Per capire l'ingombro, per dargli una forma consona e per avere una veduta generale su cosa sto facendo, parto con un disegno abbozzato sulle forme e sui contenuti. In questo momento non bisogna essere precisi, bisogna solo gettare le basi su quello che si vuole ottenere.
Una volta fatto uno schizzo generico, che sostanzialmente mi soddisfa, passo al secondo step del processo. Questo passo è una sgrossatura del precedente disegno, cercando di portare il disegno quasi alla definizione finale. Quindi comincio a disegnare forme più precise e ad aggiungere i dettagli necessari.
Arrivato a piena soddisfazione del lavoro appena svolto, passo all'ultima fase del processo.
L'inchiostratura. Che poi è il risultato finale di tutto il processo. Un'avvertenza... più siamo precisi, nella 2^ fase del processo, più l'inchiostratura risulterà scorrevole e senza intoppi.
Il disegno qui sotto illustra sostanzialmente il processo appena descritto.
L'idea, è logicamente la prima fase. E' sostanzialmente la scintilla che porta ad una reazione a catena.
Questa scintilla può accendersi nei posti e nei momenti più disparati. E' un'immagine che prende forma nel cervello e chiede di essere tradotta in linee nere su uno sfondo bianco.
Generalmente quando compare, la immaginiamo già finita, inchiostrata, colorata ed immersa in un contesto più grande, come una vignetta, una tavola, o addirittura una storia completa.
Il processo che porta l'idea, da essere astratta, ad essere materiale, generalmente lo divido in tre fasi distinte.
Per capire l'ingombro, per dargli una forma consona e per avere una veduta generale su cosa sto facendo, parto con un disegno abbozzato sulle forme e sui contenuti. In questo momento non bisogna essere precisi, bisogna solo gettare le basi su quello che si vuole ottenere.
Una volta fatto uno schizzo generico, che sostanzialmente mi soddisfa, passo al secondo step del processo. Questo passo è una sgrossatura del precedente disegno, cercando di portare il disegno quasi alla definizione finale. Quindi comincio a disegnare forme più precise e ad aggiungere i dettagli necessari.
Arrivato a piena soddisfazione del lavoro appena svolto, passo all'ultima fase del processo.
L'inchiostratura. Che poi è il risultato finale di tutto il processo. Un'avvertenza... più siamo precisi, nella 2^ fase del processo, più l'inchiostratura risulterà scorrevole e senza intoppi.
Il disegno qui sotto illustra sostanzialmente il processo appena descritto.
Copiare... copiare... copiare
Il titolo di questo post, può non essere molto edificante, per chi come me ama disegnare, e vorrebbe dimostrare di saperlo fare.
Ma realmente, copiare, è uno dei primi segreti che insegnano nelle scuole di disegno.
Copiare le linee, i tratti, gli stili di altri disegnatori, serve a migliorarsi continuamente.
Un modello da copiare, ti porta a studiarlo profondamente, a cercare di comprenderlo prima, e ad eseguirlo poi, dandoti l'opportunità di aggiungere infine il tuo tocco personale.
Il disegno fatto, sinceramente non ricordo, lo spunto, da dove l'abbia preso, so che, comunque non è tutta farina del mio sacco.
Mi piaceva, del disegno originale, la linea pulita e semplice, che comunque dava rotondità a tutto il corpo. Cosi come la colorazione, semplice anch'essa, con poche variazioni di tonalità, a delineare le zone di ombra.
Ovviamente tra l'originale e quello fatto da me, alla fine ci sono delle differenze, ma il modello di partenza
ha caratterizzato quasi totalmente, lo sviluppo da me realizzato.
Ma realmente, copiare, è uno dei primi segreti che insegnano nelle scuole di disegno.
Copiare le linee, i tratti, gli stili di altri disegnatori, serve a migliorarsi continuamente.
Un modello da copiare, ti porta a studiarlo profondamente, a cercare di comprenderlo prima, e ad eseguirlo poi, dandoti l'opportunità di aggiungere infine il tuo tocco personale.
Il disegno fatto, sinceramente non ricordo, lo spunto, da dove l'abbia preso, so che, comunque non è tutta farina del mio sacco.
Mi piaceva, del disegno originale, la linea pulita e semplice, che comunque dava rotondità a tutto il corpo. Cosi come la colorazione, semplice anch'essa, con poche variazioni di tonalità, a delineare le zone di ombra.
Ovviamente tra l'originale e quello fatto da me, alla fine ci sono delle differenze, ma il modello di partenza
ha caratterizzato quasi totalmente, lo sviluppo da me realizzato.
Predator
Un ulteriore disegno fatto come allenamento, per migliorare il segno grafico, con la penna e la tavoletta wacom.
Questi tipi di disegni mi sono serviti da palestra, per poter settare al meglio le caratteristiche dei pennelli che adesso utilizzo per inchiostrare. E' vero che una volta trovato il feeling con detti strumenti, si riescono a creare delle linee molto belle visivamente, ma è altrettanto vero che, per trovarlo il feeling, ti porta via molto tempo, ed una semplice inchiostrazione, può portarti via molte ore. Il grande pregio del disegno fatto direttamente su supporto digitale, è che la chiave ctrl-z ti permette di tornare indietro quante volte vuoi, e ripetere il procedimento infinite volte, senza rovinare la carta con le cancellature. Ci sono anche molti piccoli trucchi che possono ridurre i tempi di realizzazione, ma è indubbiamente vero che per arrivare a tutto questo, e a padroneggiare il mezzo in maniera appena decente, di tempo e di prove, te ne occorre molto, e tante volte diventa frustrante. Quante volte mi sono detto: adesso basta!!!! Butto tutto!!!!
Questi tipi di disegni mi sono serviti da palestra, per poter settare al meglio le caratteristiche dei pennelli che adesso utilizzo per inchiostrare. E' vero che una volta trovato il feeling con detti strumenti, si riescono a creare delle linee molto belle visivamente, ma è altrettanto vero che, per trovarlo il feeling, ti porta via molto tempo, ed una semplice inchiostrazione, può portarti via molte ore. Il grande pregio del disegno fatto direttamente su supporto digitale, è che la chiave ctrl-z ti permette di tornare indietro quante volte vuoi, e ripetere il procedimento infinite volte, senza rovinare la carta con le cancellature. Ci sono anche molti piccoli trucchi che possono ridurre i tempi di realizzazione, ma è indubbiamente vero che per arrivare a tutto questo, e a padroneggiare il mezzo in maniera appena decente, di tempo e di prove, te ne occorre molto, e tante volte diventa frustrante. Quante volte mi sono detto: adesso basta!!!! Butto tutto!!!!
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